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Dopo due anni di stop, è tornato in scena al Parco Dora l’evento per gli appassionati di club culture. Con numeri da capogiro: 85mila presenti arrivati da 105 nazioni, 36 ore di show spalmate su tre giorni, oltre 70 artisti in sequenza su 4 palchi. E c’è già chi pensa al prossimo anno

Da São Tomé allo Yemen, passando per la Corea del Sud. Anche quest’anno gli appassionati di club culture di tutto il mondo si sono riuniti a Torino, nel suggestivo Parco Dora, per il Kappa FuturFestival, la tre giorni prodotta da Movement Entertainment dedicata alla musica elettronica e alle arti digitali. Un ritorno da brividi, dopo le due stagioni saltate a causa della pandemia di coronavirus.

I numeri parlano chiaro: da venerdì 1 a domenica 3 luglio, nell’area postindustriale del capoluogo piemontese sono arrivate circa 85mila persone da 105 nazioni diverse, con oltre 70 artisti che si sono alternati su 4 palchi, con 180 metri quadri di video e 220 metri quadri di Led. Da mezzogiorno a mezzanotte, 36 ore complessive di elettronica con i migliori dj del pianeta che hanno dato spettacolo.

Da Ricardo Villalobos a Satoshi Tomiie, da Solomun a Carl Cox, fino a Seth Troxler, Andrea Oliva e Diplo. E non solo musica: il fotografo Oliviero Toscani, infatti, ha partecipato al Festival realizzando una serie di ritratti di giovani appassionati, catturandone lo spirito. Gli scatti faranno parte di Razza Umana, un progetto teso a minare il razzismo valorizzando l’unicità che prescinde dalle etnie.

E c’è già chi pensa alla decima edizione, che tornerà ad animare il Parco Dora a luglio 2023.

Di Nicola Bambini