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Il cartellone dell’Audiodrome, le prevendite per il Kappa FuturFestival

Dopo l’Epifania con Sam Paganini, il 2019 dell’Audiodrome prosegue sabato 19 gennaio con un altro guest dall’indiscusso talento: Mattia Trani, unico italiano ad aver pubblicato il proprio podcast sulla radio ufficiale della leggendaria Underground Resistence.

Da poco più di due anni casa ufficiale di Movement, il club di Moncalieri propone un ricco calendario, non solo tra le proprie pareti. Il 2 febbraio arriva il dj, producer e remixer toscano Luca Agnelli, mentre attraverso i format Shout! e TrustMe* si va anche in trasferta al Milk, dove il 9 febbraio è atteso Detlef e il 25 gennaio tocca al super ospite Luciano.

«Fino alla primavera abbiamo un programma variegato e interessante, spaziando dalla dance all’house, al soul – sottolinea Maurizio “Juni” Vitale, direttore esecutivo di Movement Entertainment –. A confermare il percorso di crescita dell’Audiodrome da quando è diventato il club di Movement. Uno spazio dove possiamo provare le tecnologie, dall’illuminotecnica alla digitalizzazione dei canali di vendita dei biglietti. Inoltre ci permette di far suonare i nostri artisti con regolarità. È una vero laboratorio in cui testare i processi della nostra azienda, in vista di Movement e del Kappa

Il Kappa FuturFestival si conferma internazionale.

E a proposito dei festival, non mancano le anticipazioni e le novità. Sul sito kappafuturfestival.it sono in vendita i biglietti per la due giorni del 6 e 7 luglio, «e abbiamo già venduto 10.700 biglietti, con una grande crescita dell’estero: sono già presenti più di 50 nazioni, siamo molto forti in Europa, ma arrivano segnali posotivi anche dall’America e dall’Australia – racconta Vitale –. È un dato confortante, quanto più riusciamo a essere globali, tanto meno soffriremo la contrazione italiana, che continua a essere una dato di fatto. Inoltre, sono molto orgoglioso di essere riuscito a realizzare uno di quelli che erano i miei obiettivi quando abbiamo dato vita a Movement: far conoscere Torino nel mondo, portando il mondo in città». E l’Europa quest’anno sarà presente anche come Istituzione, poiché entra nel vivo il progetto MONICA, nell’ambito di Horizon 2020, mirato alla gestione della sicurezza e dell’impatto sonoro dei grandi eventi.

Novità in vista anche nell’utilizzo della paycard, con cui è stata introdotta la tecnologia cashless. La ricarica online permetterà se non di azzerare quanto meno di ridurre significativamente l’utilizzo del contante all’interno del festival, inoltre ne verranno implementate le potenzialità. «Vogliamo creare un’esperienza gratificante anche per i Partner del festival, inserendo promozioni e offerte mirate per i clubbers, in linea anche con quanto ci è stato chiesto dal nostro pubblico – dice Vitale –. Facciamo così crescere quella che mi piace chiamare Big Data Movement, per offrire soluzioni e servizi sempre più puntuali».

Movement torna ad Halloween

Dopo l’esperimento del 2018, con la data di metà ottobre, nel 2019 Movement torna a celebrarsi nella notte di Halloween. Anche perché può sfruttare una fortunata congiunzione di eventi: «per la prima volta le date collidono con quelle di Artissima, questo ci permetterà di affiancare al nostro core business tipicamente dance, anche un’offerta in linea con la settimana delle arti contemporanee. Più sperimentale e culturale: penso ad esempio a cene d’artista da EDIT, appuntamenti alle OGR o al Politecnico, facendo crescere la sezione Movement Culture – anticipa a TorinoSette Maurizio Vitale –. Inoltre, quest’anno il 31 ottobre cade di giovedì, nel prossimo biennio sarà di sabato e domenica, così finalmente potremo sfruttare il weekend per far crescere il pubblico estero, che al momento si attesta attorno al 10 per cento».

IndepenDance e il clubbing itinerante

E per creare un percorso di avvicinamento ai festival, torna centrale la figura dell’Audiodrome, che il 24 aprile ospiterà il festival indoor IndepenDance, che per il quarto anno propone una club edition. In primavera poi gli happening outdoor SuperNatural porteranno l’Audiodrome in tour, nelle domeniche pomeriggio, dando vita a una sorta di Road to Kappa FuturFestival.

Tanto nel club, quanto per i festival, ancor più dopo i recenti avvenimenti, è sempre più centrale il tema sicurezza. «Su questo aspetto abbiamo sempre giocato d’anticipo e ora con il club possiamo contare sull’esperienza accumulata in anni di festival – sottolinea Juni –. Abbiamo controlli collaudati all’ingresso, personale formato, spesso coadiuvato da un presidio medico presente in loco, protocolli di evacuazione testati. Insomma, facciamo tutto quello che è nelle nostre possibilità. Il problema è che episodi di “mala gestio” hanno pesanti ripercussioni culturali e normative per tutti, con il rischio di rendere sempre meno sostenibile questa attività, che invece mi piacerebbe venisse intesa come industria del divertimento, con ampie possibilità di crescita, anche per il territorio. Questa almeno è la direzione che noi cerchiamo di mantenere».

E così, facendo lo slalom tra le difficoltà, oltre a crescere sul territorio, Movement continua anche il percorso di espansione all’estero: confermato l’appuntamento estivo in Croazia, si bissa la club edition di Tokyo e si punta ad aggiungere una data in Israele e una a Londra, in calendario per la primavera.