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II festival domani e domenica: attese 36 mila persone

KFF17_Demo Tour

Autore: Luca Indemini

«Parco Dora sarà uno dei posti più sicuri dove andare sabato e domenica». Alla vigilia della sesta edizione del Kappa FuturFestival, il suo fondatore Maurizio «Juni» Vitale non è preoccupato dalle regole ferree previste da Comune e Prefettura per i grandi eventi. «O meglio, sono preoccupato, ma come tutti gli anni – ci tiene a precisare -. Quello che è successo in piazza San Carlo e le successive misure di sicurezza ci obbligano a migliorare il nostro servizio. Certo comporta dei costi aggiuntivi, ma noi siamo abbastanza grandi da riuscire ad assorbirli».
La gestione di un’area di 45 mila metri quadrati, in cui sono attese in due giorni 36 mila persone (biglietti sold out da ieri), inizia dai cancelli. Oltre agli scanner digitali per la lettura dei biglietti, utilizzati già da qualche anno, quest’anno il Kappa rafforza i controlli. Il personale sarà dotato di metal detector manuali, inoltre 12 ingressi saranno presidiati con altrettanti body scanner, sul modello di quelli che siamo abituati a vedere negli aeroporti. Non sono richiesti zaini e borse trasparenti, ma il contenuto sarà meticolosamente controllato: vietati cibo, bottiglie, lattine, oggetti contundenti, inclusi i bastoni da selfie, e le sigarette elettroniche.

Considerate le temperature da bollino rosso, soprattutto nel pomeriggio di sabato, sono state allestite 36 docce vaporizzatrici e all’ingresso, mostrando il biglietto, si avrà diritto a una bottiglietta d’acqua. Rigorosamente senza tappo. «L’acqua è l’unico liquido che vendiamo da asporto sottolinea Vitale -. Per il resto, il consumo avviene nelle aree bar nel Beer Garden. E ormai da qualche anno, al Kappa non c’è vetro: usiamo gli spillatori e i bicchieri di plastica». Inoltre, un’ordinanza del Prefetto vieta agli esercenti di zona la vendita di bottiglie di vetro da asporto, nelle giornate di domani e domenica, dalle 21,30 fino al mattino successivo.

Per agevolare e rendere più sicuro il deflusso nell’area circostante Parco Dora, saranno poi chiuse al traffico le strade limitrofe e all’accesso da corso Mortara, angolo via Livorno, si aggiunge una seconda uscita su via Borgaro. Nello spazio interno, suddiviso in tre dancefloor, con altrettanti palchi, sarà dispiegato un imponente servizio di sicurezza. «Ci saranno 180 persone tra steward e uomini dello staff, personale armato a presidiare le casse, 21 vigili del fuoco, 10 squadre a piedi del 118 e due postazioni mediche avanzate – elenca ancora Vitale -. Quest’anno poi contribuiremo a pagare un piccolo pezzo del lavoro straordinario che dovrà svolgere la polizia municipale: circa cinquemila euro».

«È confermato l’uso della tecnologia cashless, che sostituisce il denaro con una card ricaricabile – spiega Gianluca Brignone, socio di Vitale -. Usando la tecnologia Rfid, permette di sveltire le code e di avere un controllo in tempo reale dei nostri punti di somministrazione». Ma la vera novità hi-tech è la partecipazione del festival al progetto europeo «Monica», che mira a sperimentare «l’Internet of Things» per la gestione della sicurezza e il controllo dell’impatto acustico durante i grandi eventi. «Il progetto si articola su tre anni, quest’anno siamo all’inizio – sottolinea Vitale -. Nel prossimo biennio contiamo di introdurre un braccialetto che permetta di monitorare in tempo reale i movimenti del pubblico». Organizzazione e servizio sono indubbiamente tra i punti di forza del festival torinese, ma anche la line up vuole la sua parte: «Dalle 16 alle 17 di domani salirà sul palco principale Fatboy Slim – spiega il terzo socio di Movement Entertainment, Gigi Mazzoleni -. Da non perdere poi Sasha & John Digweed, che negli Anni 90 hanno segnato la storia dell’house».

La Stampa Torino 07.07.2017